FME Education: il patrimonio culturale nell’Agenda Urbana UE

Avviato nel 2016 dall’Unione Europea, il progetto Agenda Urbana riunisce città, Stati Membri, organi e associazioni in un quadro di partenariati dedicati al tema dello sviluppo urbano sostenibile. Lo scopo è favorire la condivisione di buone pratiche e agevolare l’accesso ai finanziamenti, col fine ultimo di migliorare le legislazioni nazionali ed europee nei contesti urbani. Tra i gruppi di lavoro figura ora anche quello intitolato Cultura e Patrimonio Culturale, affiancato da altri ambiti operativi che spaziano dall’uso sostenibile del territorio all’economia circolare, dall’inclusione di migranti e rifugiati alla costruzione di alloggi, l’adattamento al cambiamento climatico e la transizione digitale, tra gli altri.
La tutela del patrimonio culturale riguarda in modo diretto il nostro Paese: con ben 55 siti UNESCO riconosciuti, l’Italia guida la speciale classifica degli stati in cui più sono presenti siti di eccezionale importanza culturale e paesaggistica. Il primo posto è condiviso con la Cina che presenta, però, un territorio 30 volte maggiore rispetto all’Italia. Questa stratificazione di elementi culturali fornisce un valore a dir poco fondamentale per la ricchezza – non solo economica – del Paese. Per tale motivo è necessario valorizzarla al massimo delle sue potenzialità. È questo un principio condiviso anche da FME Education, realtà specializzata in ambito culturale ed editoriale. Attiva dal 2013, la Casa Editrice ha consolidato una grande esperienza in questi settori grazie a progetti innovativi e di qualità che promuovono il patrimonio culturale italiano.

Il progetto Agenda Urbana

Sulla stessa linea si muove, in ambito europeo, il gruppo di lavoro Cultura e Patrimonio Culturale con il progetto Agenda Urbana dell’UE. Un obiettivo verso cui convergono anche i lavori compiuti dalla tavola rotonda “Three key questions on culture/cultural heritage and climate change”, nata in seno alle attività della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali per il Ministero della Cultura, che ha condotto uno studio di fattibilità per la realizzazione di un Osservatorio europeo sulla cultura, il patrimonio culturale e il cambiamento climatico.
Tale approccio, anche in un’ottica di tutela dei beni culturali rispetto ai cambiamenti climatici, punta a sostenere la ricerca e i progetti riguardanti la promozione del patrimonio materiale e immateriale legato alla cultura, al paesaggio e all’ambiente. L’idea fondante è quella di considerare tale ecosistema come un motore di sviluppo e di rigenerazione culturale e urbana. In questo, l’Italia ha ancora grandi potenzialità di crescita per valorizzare al massimo la ricchezza culturale esistente: una sfida condivisa da FME Education nella consapevolezza di come la cultura sia una risorsa cruciale per il futuro del Paese.