FME Education e le frontiere dell’IA: inclusione e personalizzazione
È una transizione di tipo profondo quella che sta attraversando il mondo scolastico oggi nel suo complesso: una trasformazione in parte dovuta alla diffusione degli strumenti informatici, in parte per una sempre maggiore consapevolezza sulle necessità evidenziate dalla didattica inclusiva. Tale transizione sta ampliando i modelli pedagogici introducendo nuovi approcci e materiali, parallelamente a nuovi sistemi legati appunto all’evoluzione tecnologica. In questo scenario, FME Education continua a supportare il contesto scolastico a 360°, puntando sin dagli inizi sulle potenzialità della tecnologia.
In tema di innovazione a scuola, a tenere banco oggi è il dibattito sull’Intelligenza Artificiale, strumento dalle potenzialità enormi e tuttora in fase di rapidissima evoluzione. Si tratta di una novità assoluta sia all’interno delle attività umane che nell’ambito dei processi formativi e lavorativi, nei quali l’IA è considerata una nuova rivoluzione al pari di quelle avvenute con la meccanizzazione, l’elettricità e l’informatica. Ognuna di queste fasi, com’è noto, ha introdotto concetti, possibilità e scenari, così come sta accadendo con l’Intelligenza Artificiale. Non a caso, nuove funzionalità stanno entrando progressivamente anche nel mondo dell’istruzione, affiancando le metodologie classiche.
Alla luce di ciò, la creazione di una società e di una scuola più inclusiva può essere supportata anche dall’innovazione tecnologica, in un’ottica di personalizzazione dell’offerta e abbattimento delle barriere. Per questo motivo, FME Education è impegnata nel valorizzarne il potenziale e garantire che l’apprendimento sia un processo dinamico e sintonizzato sulle necessità di chi studia.
Sul tema è intervenuta anche l’UNESCO con la Raccomandazione “L’etica dell’IA: Modellare il futuro delle nostre società”, che ha evidenziato come l’Intelligenza Artificiale debba guardare anche all’inclusione e alla diversità, salvaguardando i diritti fondamentali. Nel documento è interessante notare come l’UNESCO abbia fatto riferimento proprio alle attività cognitive tipiche dell’essere umano (ragionamento, apprendimento, percezione, previsione, pianificazione, controllo), le stesse che concorrono nei processi di insegnamento e di apprendimento. Ne deriva un parallelo su quanto l’IA possa aiutare nelle attività didattiche quotidiane, con particolare attenzione agli studenti con difficoltà quali i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o i Bisogni Educativi Speciali (BES).
L’obiettivo di realtà come FME Education, in quest’ottica, è facilitare l’introduzione tecnologica in ambito formativo, mettendo a disposizione competenze in ambito editoriale, tecnico-informatico e pedagogico: rendiamo l’esperienza scolastica un laboratorio di crescita continua, in cui l’innovazione non sostituisce l’essere umano ma ne potenzia le possibilità espressive e di crescita.


